mercoledì 27 giugno 2012

APOCALISSE SOBRIA - IL VIDEO

IL VIDEO - realizzato da e-theatre.it
di

Ecce Performer 2  
CORPO DI SCAMBIO
APOCALISSE SOBRIA
appunti di lavoro

Roma - lunedì 2 aprile 2012 - h 21


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Teatro Argot
Via Natale del Grande 27 - Roma
ingresso libero
info:  tel. 06.5898111 mobile 3929281031  
info@teatroargotstudio.com
www.teatroargotstudio.com
kataklismateatro@gmail.com
ecceperformer.blogspot.com


sperimentazione nell'ambito di “Ecce Performer” 2012
progetto realizzato con il contributo di
Roma Capitale
Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico

un progetto di Elvira Frosini
in collaborazione con   Attilio Scarpellini


con: Valentina D'Andrea, Manuela Lomeo, Emanuele Mariani, Chiara Martusciello, Valeria Taddeo, Silvia Vona, Mario Zaza
scritture drammaturgiche: Maria Costanza Barberio, Pietro Dattola
direzione drammaturgia: Attilio Scarpellini
assistenza alla drammaturgia : Francesca Blancato
assistenza alla regia : Angela D'Alessandro, Alessio Pala
collaborazione artistica : Daniele Timpano
regia:  Elvira Frosini
progetto luci: Dario Aggioli
produzione: Kataklisma / Consorzio Ubusettete, Ecce Performer 2012
progetto grafico: Antonello Santarelli



Dopo aver attraversato l'euforia dell'immagine, l'era in cui si vede troppo, i naufraghi di Ecce Performer sono approdati al panico della cecità. Ma è un panico sobrio, come impone l'epoca, che si affanna a vedere dentro l'orizzonte anche quello che nessuno vede: un equilibrio, una salvezza, o l'uomo della provvidenza. Tutto quello che la voce misteriosa di un potere senza volto ordina che ci sia parlando in un auricolare. Nel frattempo, i sette protagonisti di  APOCALISSE SOBRIA sono impegnati, per usare le parole di un sociologo contemporaneo, a "fornire risposte biografiche a problemi sistemici": dalle sessioni in palestra in cui si sperimenta una fatica incantatoria e insensata alle discipline orientali usate per stuccare i vuoti di un'esistenza che non riesce a credere nel proprio presente, dagli autodafé in cui si rinnega la società dei diritti per esaltare il rischio e la precarietà alle fatue scommesse che hanno come oggetto la vita degli altri. La rabbia si accumula ma, come una sindrome autoimmune, non esplode mai. Tutto è sedato - è l'Europa che ce lo chiede - tranne il corpo che, a tratti, ancora si divincola dalla presa del linguaggio.